Gruppo Balint per Insegnanti

GRUPPO BALINT – PER INSEGNANTI

GRUPPO DI FORMAZIONE PSICOLOGICA NELLA RELAZIONE EDUCATIVA

PROF. STEFANO GOLASMICI



GRUPPO BALINT COME STRUMENTO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER L’INSEGNANTE

Il gruppo Balint può rappresentare un utile strumento di lavoro e di formazione per la professione dell’insegnante, che frequentemente si trova ad affrontare situazioni relazionali emotivamente dense e per le quali è chiamato a prendere decisioni.

L’offerta di un gruppo Balint è inedita sul piano della formazione, collocandosi in un’ottica esperienziale che consente sia il contenimento delle difficoltà e frustrazioni a cui la professione di insegnante è fisiologicamente esposta, sia la possibilità di trovare un luogo di incontro per la costruzione di possibili significati e alternative di risposta.

1. Introduzione

I Gruppi Balint rappresentano una collaudata metodologia di formazione esperienziale di gruppo, creata in origine dallo psicoanalistaMichael Balint (1896-1970) per l’addestramento psicologico dei medici di famiglia. Questo metodo è stato successivamente esteso ad altre categorie di professionisti della salute (medici ospedalieri, infermieri, fisioterapisti, ecc.) per essere poi impiegato e adattato per insegnanti, educatori, assistenti sociali. Il metodo Balint è impiegato per comprendere e trasformare alcuni aspetti della dinamica a-simmetrica tra un soggetto che ricopre un ruolo di responsabilità (cura, assistenza, insegnamento) verso un altro soggetto che beneficia dell’intervento. In Italia l’AMIGB (Associazione Medica Italiana Gruppi Balint) rappresenta il riferimento riconosciuto a livello internazionale per la formazione dei conduttori.

2. In cosa consiste un gruppo Balint

Nel gruppo Balint, la discussione si apre col racconto da parte di un partecipante di una situazione avvertita come difficoltosa, mentre il gruppo si dispone all’ascolto. Tramite la guida del conduttore, vengono stimolati interventi degli altri partecipanti, apportando commenti, reazioni emotive, idee, ipotesi e suggestioni. Il focus della discussione viene posto sulla qualità dell’esperienza della situazione narrata, stimolando una comprensione degli approcci personali alle diverse circostanze e l’esplorazione di modalità alternative di interpretazione.

Il gruppo assume un carattere esperienziale promuovendo la facilitazione di una comunicazione finalizzata ad una migliore comprensione di quelle situazioni avvertite come difficoltose: esplora i significati dell’interazione e le sue connessioni emotive, senza tuttavia avere la pretesa di fornire soluzioni precostituite o definitive.

3. Il gruppo Balint per insegnanti

Indipendentemente dalle classi di assegnazione, il gruppo Balint può essere uno strumento per l’insegnante che desidera confrontarsi su alcune difficoltà che a volte emergono nell’interazione con la classe, con i genitori e con gli alunni. I motivi di queste difficoltà possono essere molteplici: incomprensioni col genitore, difficoltà di comunicazione con l’alunno, problemi collegati a stadi evolutivi o connessi ad un disagio psichico/fisico. Altre difficoltà possono essere collegate al progressivo mutamento delle classi in senso multiculturale, multietnico e multireligioso.

Il gruppo Balint può interrogare le vicende relazionali che impegnano questi rapporti, promuovendo una rilettura e ri-comprensione delle dinamiche emotivo/affettive che si instaurano nel rapporto con la classe, con i singoli studenti, con i genitori e con l’istituzione della scuola nella sua generalità. Da un lato, la condivisione, il confronto e la discussione col e nel gruppo può fornire un sostegno significativo all’attività professionale dell’insegnante; dall’altro può stimolare nuovi interrogativi e aiutare a esplorare ulteriori possibilità di risposta, evitando di innescare, sostenere o perpetuare rappresentazioni distorte delle relazioni o, persino, del loro deteriorarsi.

4. Ambiti e limiti del gruppo Balint

Cosa può fare il Gruppo di formazione psicologica

a) Offrire l’occasione per una riflessione inedita sulla propria attività

b) Fornire un contenimento alle ansie/frustrazioni

c) Risvegliare l’interesse per una situazione avvertita come disturbante o insopportabile

d) Aprire nuove idee nella gestione della quotidianità a diversi livelli

e) Supportare il ruolo educativo

f) Migliorare il dialogo con gli studenti, con le altre figure professionali e con le istituzioni

g) Aumentare la soddisfazione lavorativa

h) Promuovere benessere organizzativo e prevenire forme di burn-out.

Cosa non può fare il Gruppo di formazione psicologica

a) Non è una terapia per insegnanti

b) Non indica “come o cosa fare” nel proprio lavoro

c) Non dà facili risposte, né immediate

d) Non può risolvere tutti i problemi incontrati

5. Setting e durata del gruppo Balint 

L’intervento trova la propria logica nella ciclicità, consentendo lo sviluppo nel tempo di un tessuto gruppale orientato alla comprensione delle implicazioni personali nell’ottica della collaborazione.

18 ore suddivise in 9 lezioni, il sabato mattina (10:00 – 11:35)

Calendario:

30 ottobre; 27 novembre; 18 dicembre ‘21;

22 gennaio; 26 febbraio; 26 marzo; 23 aprile; 14 maggio; 28 maggio 2022

6. Possibili temi oggetto di discussione:

MODULO 1: L’allievo “difficile”

MODULO 2: Il complesso rapporto col genitore

MODULO 3: L’alunno con DSA

MODULO 3: Problemi comportamentali

MODULO 4: Turbolenze dell’adolescenza

MODULO 5: Il rapporto con altri specialisti (neuropsichiatri infantili, servizi sociali, ecc.)

MODULO 6: Il bambino straniero

MODULO 7: L’handicap e il sostegno

MODULO 8: L’alunno provocatorio

MODULO 9: Il genitore esigente e il genitore assente

Descrizione della scena dell’interazione avvertita come difficoltosa e discussione in gruppo

 

7. Obbiettivo di ciascun modulo:

Risvegliare interesse per situazioni disturbanti, offrire riflessioni inedite, contenimento ansie/frustrazioni, accogliere preoccupazioni, migliorare relazione/comunicazione, supportare funzione educativa, prevenire burn-out.

8. Costo:   € 100,00

9. Partecipanti:   minimo 6 partecipanti, fino ad un massimo di 12

10. Conduttore

Stefano Golasmici. Psicologo clinico, Psicoterapeuta e Psicoanalista.

Collabora col Centro S. Ambrogio di Riabilitazione Psichiatrica di Cernusco s/N e svolge attività di consulenza, formazione e supervisione presso servizi socio-sanitari ed educativi.

Conduttore di Gruppi Balint formatosi presso l’AMIGB, collabora con l’Università Cattolica di Milano e con l’ISSR (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale), dove è professore incaricato di psicologia della religione. Membro del direttivo SIPR e socio ordinario IAPR.

Attività di psicoterapeuta e psicoanalista presso lo studio di Bussero, in provincia di Milano (MM2 Bussero, linea verde).