DIPARTIMENTO FORMAZIONE PERMANENTE
DIPARTIMENTO FORMAZIONE PERMANENTE
Gli “uomini superflui” nella Russia del XIX secolo – 1° parte
Codice Insegnamento: DIPAGG254
Anno di corso: 1
Tipo di insegnamento: Non definito
Crediti: 0
Ore: 12
Lingua in cui viene erogato il corso: Italiano
Metodo di insegnamento: Non definito
Tipo di esame: Nessun esame previsto al termine del corso
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- Nessun indirizzo
Programma:
Nella Russia della prima metà dell’Ottocento vi fu una generazione di nobili illuminati che, formatisi all’estero, specialmente in Francia e in Germania, avevano assorbito i princìpi di libertà e di uguaglianza che si erano originati in Occidente ed erano pronti ad introdurli anche nel loro Paese. Una volta rientrati in patria, questi giovani idealisti si erano però scontrati con le secolari condizioni di arretratezza e corruzione che infettavano la monolitica società zarista. Delusi nelle loro aspettative, si erano perciò ripiegati su se stessi rinunciando a vivere il proprio sogno riformista, ridimensionando i propri orizzonti ed isolandosi malinconicamente. Vennero chiamati, in letteratura, “uomini superflui”. Il corso di quest’anno analizzerà diverse opere a loro dedicate, fornendo puntuali indicazioni anche sul contesto storico-sociale di riferimento. – La rivolta dei Decabristi tra ingenuità e utopia. Le mogli dei Decabristi tra follia e fedeltà. – Il contrasto terribile tra la parola e l’incapacità di agire: lo spirito sciupato in “abbaglianti fuochi d’artificio” (Rudin di Turgenev). – L’“orizzontalità” come posizione di attesa e di rinuncia: l’apatia e l’inconcludenza che paralizzano la società russa dell’Ottocento (Oblomov di Gončarov). – L’archetipo dell’“uomo superfluo”: la sottile noia esistenziale, il male di vivere, le occasioni sprecate e perse per sempre (Evgenij Onegin di Puškin).
Avvertenze:
Bibliografia:
Testi e sussidi saranno indicati durante lo svolgimento del corso.